Devo ammettere che è stata dura lasciare Ischia, ma almeno ho avuto modo di prepararmi alla partenza. Come? Con una sosta a Napoli prima di partire. Tuttavia, avendo già visitato Napoli qualche volta, questa si è trattata di una vera e propria toccata e fuga, Napoli si merita molto più di questo!
Sono approdata sulla terra ferma intorno all’orario di pranzo, così ho potuto andare a piedi dal porto a Toledo e da qui addentrarmi nei famosissimi Quartieri Spagnoli. Il quartiere risale alla dominazione spagnola a Napoli, creato per dare un alloggio ai soldati borbonici. Come capitava in situazioni simili, la zona divenne presto malfamata, tuttavia oggi è uno dei quartieri più vivaci della città, anche se comunque qui è tutto molto più calmo rispetto a Toledo, pur essendo località estremamente vicine. Nei Quartieri Spagnoli si possono vedere tante piccole botteghe e negozi di artigiani, trattorie e ristoranti in cui mangiare della pizza fritta. Chiaramente non mancano le chiese e altre attrazioni, si tratta di un quartiere davvero da cartolina: le piccole stradine tipiche e i colori sono uno sfondo perfetto per le foto (posti instagrammabili? Posti instagrammabili!).
Da qui mi sono incamminata verso il centro storico: la mia cara amica Travel With Carola ha insistito affinché facessi anche un salto nella via di San Gregorio Armeno, non che mi sia dispiaciuto tornare in questo posto così caratteristico per i suoi presepi. Ogni anno, specialmente intorno al periodo natalizio, internet si riempie delle foto di statue per il presepe che ritraggono personaggi famosi, fatto vuoi per scherno o per omaggio, ma la zona è vivace e allegra in ogni momento dell’anno. Tuttavia, non tutti forse sanno che questa via ha origini molto antiche: sin dai tempi dei romani già esistevano botteghe e negozi che si affacciavano su questa strada, questo perché esisteva un tempio romano consacrato alla Dea Cerere (la dea della fertilità e della terra). Qui si costruivano e vendevano le statuette votive della Dea, mentre la produzione di statue del presepe è iniziata dalla fine del Settecento.
Da qui ho dovuto iniziare ad andare verso l’aeroporto: ho optato per prendere l’aereo del ritorno nel pomeriggio, così da avere il modo di godermi ancora un po’ la vacanza prima di partire, ma è stata davvero dura lasciarmi alle spalle questi posti fantastici, pieni di persone fantastiche, cibo unico e attrazioni.
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