Inizialmente avevo intenzione di fare il Sentiero degli Dei per il quarto giorno, ma ho pensato: per arrivarci la strada è lunga e dovrei fare tutto di fretta, mentre Ischia ha tantissime cose da vedere e io ne ho viste pochissime in un solo giorno. Quindi ho optato per rimanere sull’isola e fare un bel giro sfruttando il mio biglietto giornaliero degli autobus.
Come prima cosa, mi sono diretta a Sant’Angelo: il pullman lascia comodamente alle porte di questo borgo, interamente pedonale quindi sconsiglio di andarci in macchina. Si tratta un posto davvero incantevole, tranquillo e ricco di sorprese. In passato era un borgo di pescatori, localizzato nella parte sud dell’isola ed è tutt’oggi caratterizzato dalle colorate casette e dallo stile mediterraneo.
Prima di andare a visitare il paesino però mi sono fermata qualche oretta ad oziare alla Spiaggia di Cava Grado, alla quale si può accedere grazie ad una scala proprio dietro alla fermata degli autobus. Anche qui ho fatto un bel bagno e, grazie al fondale roccioso e alla presenza di scogli, ho potuto fare anche un po’ di snorkeling.
Con la linea 1 sono arrivata a Sant’Angelo, facendo il giro di Ischia in più o meno 40 minuti. Dal capolinea si scende subito alla bellissima spiaggia di Cava Grado: la spiaggia non solo è bella, ma è anche pulita e… vuota! Almeno, prima dalle 9 alle 11 non c’era nessuno. Essendo esposta a sud il sole la illumina tutto il giorno, i granelli sono grandi e bisogna prestare attenzione alla caduta di detriti in certi punti, in cui la parete è costantemente erosa dal vento.
Dopo aver acquistato un pranzo al sacco leggero a Sant’Angelo, in una decina di minuti mi sono diretta a piedi verso le fumarole: si tratta di una spiaggia da cui esce del fumo, questo perché la sabbia raggiunge i cento gradi centigradi, fenomeno dato dall’attività vulcanica (motivo per il quale in tutta l’isola ci sono molte fonti termali). Non sto dicendo “cento gradi” come eufemismo: c’è il reale pericolo di scottarsi se si tocca troppo a lungo la sabbia e anzi, da sempre le persone del posto hanno sfruttato questo forno naturale per cucinare! Il lido della spiaggia infatti propone come piatti il pollo o il polpo “alla fumarola”: il cibo (dalla carne alle verdure) viene posto dentro della carta stagnola, poi si avvolge un panno attorno al tutto e lo si sotterra sotto la sabbia, in corrispondenza della fumarola. Bisogna aspettare una mezz’oretta circa (dipende da cosa si sta cucinando) e poi il piatto è pronto!
Io ho avuto la fortuna di assistere a questo episodio inedito di masterchef dal vivo: dopo aver attaccato bottone con un signore del luogo e avergli offerto un po’ della frutta che avevo acquistato per il pranzo, il signore ha condiviso le verdure che era sceso a cucinare per sé. Non contenta di questo trattamento, ho anche approfittato della sauna del lido, creata proprio sfruttando il calore che esce dal terreno.
Era incuriosita dalla cucina “alla fumarola” anche una signora di Bergamo che ho avuto modo di conoscere: dopo aver chiacchierato, abbiamo proseguito insieme nel nostro viaggio alla scoperta dell’isola.
Come ho già detto, Ischia presenta molte fonti termali, specialmente nella parte a sud, tra queste le più famose sono di certo le Fonti Nitrodi, anche queste raggiungibili comodamente via pullman: si tratta di una sorgente termale la cui acqua era conosciuta sin dai tempi dei romani per le proprietà benefiche, come attestato da moltissimi ritrovamenti e reperti. Si diceva che le donne di questo posto fossero le più belle, proprio perché usavano quest’acqua sia per bere che per lavarsi, ovviamente non potevo che fermarmi per provarla! Con la mia nuova compagna di viaggio ci siamo concesse un momento di relax con maschere, tisane e bagni.
La nostra giornata non si è certo conclusa così: al ritorno a Ischia Porto abbiamo fatto un piacevole aperitivo sulla spiaggia, con una vista meravigliosa. Sul lungomare di Ischia Porto, vicino al mio hotel, ci sono tantissimi bar, ristoranti e lidi, quindi anche la sera si può stare comodamente in spiaggia. In particolare, come ultima cena ho deciso di fare una bella pizzata sulla spiaggia: da questo piccolo angolo di paradiso tranquillo si potevano vedere le selle e le luci di Napoli.
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