Giorno 3: ah, Capri!

Per il terzo giorno ho programmato un viaggio a Capri: grazie all’hotel ho potuto acquistare un biglietto dell’aliscafo andata e ritorno (anche se avrei potuto semplicemente recarmi alla biglietteria al porto).

Per Capri questi sono i miei consigli: cercare di arrivare con il primo traghetto o aliscafo di prima mattina. Se si arriva dopo le 9:30 il porto inizierà ad essere notevolmente affollato. Altro suggerimento: il periodo migliore per visitare Capri (ma in generale le isole dell’arcipelago Napoletano) sono i mesi di maggio e settembre/ottobre, proprio per la presenza di un minor numero turisti e per le temperature calde ma non eccessivamente, anche se a maggio l’acqua sarà più fresca rispetto ad ottobre.

Infine, suggerisco di vedere i vari posti dell’isola muovendosi in autonomia: c’è la possibilità di noleggiare scooter o bici elettriche, altrimenti si possono prendere dei pullman turistici che permettono con 12€ di fare viaggi illimitati tutto il giorno.

Passiamo quindi al programma della giornata: sul traghetto ho conosciuto questo fotografo di Ischia che stava andando con un collega a Capri per lavoro. Lui mi ha dato i consigli più interessanti e mi ha raccontato anche molte cose su Ischia! Ad ogni modo, siamo approdati a Marina Grande: il porto era sin da subito pieno zeppo di persone, ammetto che mi è venuta un po’ di claustrofobia (e dire che non è nulla rispetto al periodo estivo), qui mi sono diretta verso l’Infopoint turistico perché ero proprio smarrita. Qui si ha la possibilità di acquistare i biglietti per i tour in barca dell’isola: prendono circa un’ora di tempo, e il prezzo non comprende la visita alla Grotta Azzurra, per questa bisogna fare un biglietto a parte, oltre che attendere che tutti abbiano fatto la piccola visita a questo bellissimo posto per circa mezz’ora/quaranta minuti. Le barche più grandi che compiono il tour via mare dell’isola non possono certo entrare nella piccola Grotta, quindi le persone vengono divise in gruppi e fatte scendere su barche più piccole. L’idea di dover visitare questo posto stupendo in queste condizioni ammetto che non mi ha fatto impazzire, quindi ho optato per fare un giro via terra.

Da Marina Grande quindi sono salita su uno dei pullman turistici di cui ho parlato prima: sono arrivata comodamente ad Anacapri, un paesino adorabile e dalle piccole vie tipiche. Nell’entrare nel centro, mi sono trovata davanti ad un edificio molto particolare, con delle scritte in greco sulla facciata: ho scoperto che si tratta di una casa museo, il Museo Casa Rossa. Si tratta di una ex dimora costruita dal colonnello John Clay MacKowen tra il 1867 e il 1899, accanto ad un’antica torre Aragonese. Negli anni il Colonnello ripose all’interno della sua abitazione diversi reperti archeologici da lui rinvenuti sull’isola ma anche durante i suoi viaggi. L’edificio è rimasto di proprietà dei suoi eredi fino al 1990, poi la Soprintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio di Napoli lo ha acquisito. Attualmente, al suo interno opera una cooperativa sociale, “La Sciuscella di Anacapri“, la cui missione è sviluppare, attuare e promuovere progetti e politiche di inclusione sociale e culturale a beneficio di tutti i soggetti fragili. I ragazzi qui hanno la possibilità di partecipare a laboratori creativi ed esporre i propri lavori, oltre che di svolgere un ruolo di guide e ciceroni ai turisti che visitano il Museo. Infatti, il percorso espositivo si compone di un percorso di narrativa multimediale, nel quale si può assistere alla storia della Grotta Azzurra stando in una saletta, dentro la quale sono conservate tre statue rinvenute sul fondale marino della Grotta. Segue un percorso in una pinacoteca: al suo interno si possono ammirare diverse vedute dell’isola fatte da autori diversi. La varietà delle emozioni trasmesse è stata notevole, Capri è stata immortalata con diversi tipi di clima e con diversi punti di vista.

Terminata la visita, è poi possibile prendere una seggiovia che porta sulla cima del Monte Solario (messaggio a chi soffre di vertigini: mi dispiace ma è davvero un’attività sconsigliata): da qui si ha una vista mozzafiato! Il monte infatti sorge più o meno nel centro dell’isola, da qui si possono vedere i famosi faraglioni e avere un panorama meraviglioso da praticamente tutte le angolazioni.

Sono sul Monte Solario all’una: la vista è stupefacente, aveva ragione il fotografo con cui ho fatto amicizia in battello! Qui si ha solo il desiderio di rimanere a fissare l’infinito, mi pento di aver mangiato il mio pranzo al sacco ad Anacapri perché questo è proprio il posto perfetto per un picnic. Da qui posso ammirare il versante est dell’isola e i faraglioni: la loro vista è davvero stupefacente, non mi pento di aver saltato il giro in barca.

Tornata alla stazione degli autobus (sempre tramite seggiovia), ho preso il pullman che mi ha portata a Capri: il paese da cui prende il nome l’isola è più grande di quello appena visitato, e più pieno. Tuttavia, appena fuori dalle arterie principali, regna la calma. Sono andata subito al Belvedere di Punta Cannone: per arrivarci bisogna camminare circa dieci minuti in queste stradine tra case bianchissime, che poi conducono ad un sentiero immerso nel verde. Tra gli alberi si può sin da subito avere un piccolo assaggio del meraviglioso panorama che si avrà al Belvedere. Dopo una breve pausa, mi sono diretta verso i Giardini di Augusto, passando per una profumeria: anche se non sono riuscita ad entrare nei Giardini (il biglietto si acquistava online al momento, e io non avevo con me la carta), passare davanti alla Profumeria Carthusia è stato davvero piacevole, in quanto il perimetro del negozio presenta delle ampolle di profumo con i relativi nomi delle fragranze, in modo che i passanti possano annusarle.

Dopo questa piccola delusione, sono scesa a visitare il centro di Capri e da qui ho preso una funicolare per scendere a Marina Grande: mi è stato accennato infatti di una spiaggia, sulla sinistra del porto, in cui è possibile fare il bagno e volevo farci un salto prima di tornare a Ischia. Ammetto che c’era un po’ di gente, moltissimi giovani, famiglie e anche qualche turista che, come me, voleva rilassarsi prima di tornare al proprio alloggio, comunque sono finalmente riuscita a farmi un bel bagno! L’acqua era cristallina, pulita e bella fresca, ma dopo essermi buttata non ho più sentito il freddo.

Devo dire che il sole, il vento e il bagno mi hanno proprio stancata, a tal punto da addormentarmi sulla nave del rientro. Capri è davvero stupenda, ma forse un po’ troppo turistica: ho davvero faticato per chiedere indicazioni in quanto in giro incontravo solo turisti. Comunque, è un must da vedere se si passa di qui e la prossima volta che sarò da quelle parti opterò per un giro con una barca privata, così da fare un’esperienza più emozionante e meno turistica.

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